Il massaggio reflessogeno plantare viene praticato esclusivamente tramite pressioni con il pollice che però non verrà mai flesso a 90°: ne risulterebbe una pressione estremamente forte che potrebbe provocare solo dolore. Infatti ricordo la legge di Arndt-Schulz secondo la quale "stimoli piccoli stimolano,stimoli forti inibiscono,stimoli molto forti paralizzano". I piedi sono ricchi di terminazioni nervose, e questo dà l'idea di quanto essi siano sensibili e recettivi, che se stimolate inviano al cervello determinati input.Le reazioni a questo tipo di massaggio sono sempre molto soggettive ma tra le più comuni possiamo annoverare un senso di stanchezza generale,sensazione di freddo e maggior produzione di urina che si presenta più torbida e maleodorante. Anche la riflessologia plantare presenta delle,relative, controindicazioni;bisogna fare attenzione con le donne in gravidanza e/o allattamento (che io per principio non tratto mai, sebbene esistano protocolli anche per un parto meno doloroso),in presenza di varici ed affezioni cardiovascolari acute. Ho potuto notare con l'esperienza che determinati protocolli,come ad esempio quelli relativi alle distonie neurovegetative o alla sciatalgia,danno risposte positive in poco tempo.
Oltretutto massaggiare i piedi anche non conoscendo i punti di riflessologia o di agopuntura sarebbe una buona abitudine poiché migliora il tono muscolare e la circolazione sanguigna.
In rete esistono parecchie mappe di riflessologia ma in generale i piedi rappresentano la metà omolaterale del corpo dove sono rappresentati tutti gli organi e l'alluce rappresenta la testa.
L'efficacia della riflessologia è stata provata da diversi studi ed uno in particolare, ctcjournal (Complementary therapies in clinical practice journal) ,mette in evidenza che la pratica della riflessologia produce reazioni che inibiscono i nocicettori e può essere utile nel trattamento del dolore da sola o in aggiunta al farmaco.
Alla prossima
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